Calice fatto sul tornio stile Ricco Deruta

Quando ci si trova di fronte a un oggetto di ceramica con uno sviluppo in altezza, come il calice in vendita, la prima cosa da fare è prenderlo in mano e rovesciarlo per vedere il suo piede. nel gergo delle maioliche è il piede il punto d’appoggio naturale dell’oggetto del tutto privo di smalto, tale che si può vedere il materiale di creazione direttamente. C’è una ragione tecnica fondamentale per questo accorgimento: non è possibile infornare ceramiche completamente rivestite di smalto e/o di cristallina, poiché se così fosse, il loro punto d’appoggio all’interno del forno, quando la temperatura supera i 900 gradi, fonderebbe sul piano del forno stesso, impedendone la rimozione. Per questo ogni oggetto, non è appena è stato smaltato, è subito pulito nella zona del piede.


Perché consiglio di guardare il piede delle maioliche abbastanza grandi e in proporzione molto alte? Perché vi sono due tecniche di realizzo per questi oggetti, che dipendono dal tipo di argilla. Attualmente la prima scelta è l’argilla bianca: finissima e ancor più malleabile della comune rossa, viene usualmente impiegata diluita con acqua fino allo stato fluido, per porla a riempire dei calchi di gesso. Una volta solidificata, l’oggetto creato per colaggio viene estratto dal calco. Questa tecnica compensa il costo superiore della materia prima con il tempo di realizzo e l’abilità manuale necessaria per creare oggetti grandi e piccoli, dalle forme complicate, ricchi di dettagli, rilievi e incisioni, specialmente se a sviluppo verticale – la maggior parte degli oggetti di ceramica a basso costo, frutto di produzione industriale è oggi tutta creata con questa terra.


L’alternativa è la classica terra rossa, che però non può essere colata a causa della sua grana più spessa, né i meccanismi a pressa sono in grado di realizzare oggetti con l’altezza superiore alla base, del resto: come si sarebbe potuto creare questo calice alto 25 centimetri comprimendo la materia prima?
Non c’è altro sistema che il tornio e la foggiatura a mano dell’oggetto, attraverso la quale un maestro torniante è capace di modellare, facendo innalzare l’oggetto tra le sue dita mentre il tornio gira fino a creazione ultimata.


Poi sono intervenuto io, dipingendo il calice con uno stile classico che ho descritto innumerevoli volte su questo sito, e infine è in vendita a 30.00 euro più 15.00€ di eventuale spedizione in Italia.

Vintage: raro mortaio con pestello anni ’60 ’70

Con questo oggetto do avvio a una serie di vendite online e fisiche di alcune maioliche originali della tradizione delle Ceramiche di Deruta, analizzate e stimate a vista da me stesso.

Questo mortaio dotato di pestello, dalla manifattura non identificabile, è un oggetto che per le caratteristiche rilevabili all’osservazioni diretta, risale agli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, se non fosse che un mortaio con queste dimensioni e forma sarebbe già un oggetto di estremo pregio per collezionisti e amatori. I decori a riquadri, un paesaggio e una rosa dipinta a schizzo sono esemplari della lavorazione tradizionale di Deruta. Nel video sotto una descrizione più accurata.

In vendita a 90.00 euro spedizione inclusa

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