Piatto Raffaellesco 30cm

Prezzo: 120,00€, con spedizione: 135,00€

Il Raffaellesco, principe delle decorazioni della tradizione derutese, è uno stile “severo”: significa che le sue regole di pittura sono accuratamente definite in ogni minuto dettaglio ed è errato e sconsigliato non applicarle o variarle.


Questo non impedisce che esistano versioni varianti dal modello principale. Nel piatto c’è una versione del Raffaellesco, originale di Deruta, estremamente singolare e raffinato che meriterebbe un approfondimento migliore di quanto posso fare in questo momento.


Quello che viene proposto sono due figure di volatili speculari (perché gli sguardi non si incontrano ma vanno verso l’esterno), separati al centro da un risalita di ornamenti a foglia d’acanto che nasce dall’incrocio delle code dei due sulla porzione bassa del decoro.

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I volatili sono delle grottesche, non un rifacimento pseudo-naturalistico di una specie, perché questa è praticamente impossibile da determinare persino cercando di identificare la codificazione stilistica delle forme adottate, le quali appaiono caotiche e contraddittorie.
Il collo lungo e ansato ricorda quello di un pavone o di un cigno, ma la coda non è certamente quella del primo né il becco è sufficientemente esaltato da suggerire il secondo. Delle figure sono dipinte anche le zampe (terminanti in blu) che non hanno certo la postura di due animali solitamente riprodotti con sontuosità ed eleganza.
Piuttosto è la decorazione centrale a suggerire altro, per esempio che l’origine del disegno possa provenire da una pittura murale, un affresco o anche altra tecnica figurativa come il mosaico o persino la scultura, che qualche maestro ceramista del recente passato di Deruta prese a modello per la costruzione di una nuova immagine del Raffaellesco. Oppure il pittore lo creò montando e disponendo gli elementi che erano parte delle sue conoscenze assodate.


Il settore della maiolica tradizionale è fondato una serie di modelli e di conoscenze diffuse tra tutti gli artisti di un luogo, quindi è naturale trovare il caso in cui questo genere di Raffaellesco sia dipinto da più di una bottega. Io l’ho visto esattamente identico in un altro piatto, ritratto in una foto quando veniva consegnato come dono per una particolare celebrazione locale. Quindi chi volesse questo pezzo si metterebbe in casa un prodotto di punta della maiolica umbra.

Piatto 30cm con Ricco Deruta

Prezzo: € 75,00; prezzo con spedizione: € 90,00.

Questo è un esemplare di una partita di piatti a disco modellati con un bordo sottile lievemente rialzato; alcuni di essi li ho lavorati come dei piatti per la pizza, ma la loro superficie è ottima per trasformarli in piatti d’arredo dall’aspetto fuori del comune.
Il Ricco Deruta è uno degli stili più famosi di tutta la tradizione umbra. È stato elaborato dalle decorazioni generiche usate nel Rinascimento (e anche prima) con le basi sulla foglia d’acanto stilizzata, e ha acquisito con il tempo delle sue specificità.


In questo articolo mi concentro sulla forma: il Ricco Deruta rappresenta un mazzo di foglie d’acanto dal quale emergono dei fiori di altre specie. L’elemento determinante è l’anello, quasi sempre giallo e arancio, lega tutti i fogliami stringendoli al centro della decorazione e suddivide lo spazio in una porzione superiore e una inferiore. Questo anello può essere dipinto anche in modo più dettagliato e realistico dell’esempio, anche con un tocco di tridimensionalità, in base al disegno che si sceglie,

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Una volta definite le porzioni e i settori del disegno, la parte superiore del decoro è effettivamente configurata come un bouquet: i fogliami salgono allargandosi verso l’esterno come un cespo e al centro esce un fiore (o più di uno) che solitamente è la stilizzazione di un giglio – seppure i colori adottati dal modello classico non lo ricordano. Questo schema è rispettato anche in questo piatto in vendita, nonostante sia molto arricchito nel numero delle foglie che si alzano in ordini di crescente grandezza che culminano con tre fiori in sostituzione delle palline che caratterizzano il giglio. È fondamentale notare che la porzione superiore dello stile è quasi sempre di proporzioni più piccole della porzione inferiore.
Quest’ultima si allarga verso gli esterni in due bracci in modo molto più ampio, tenendo a occupare tutto lo spazio disponibile e a incurvarsi verso l’interno per risalire, fino anche a chiudere simmetricamente il disegno nell’occupazione completa dello spazio.


Su questo piatto la soluzione è stata quella di creare una corona a due bracci che corre intorno al bordo esterno.

Gran piatto Raffaellesco

Piatto da muro del diametro di 30 cm, decorato con una sofisticata soluzione dello stile Raffaellesco. Risultato tecnicamente perfetto.

Doppia grottesca speculare con volto ferino, cesto di frutta centrale e doppio rosone in basso a creare due circuiti a otto diagonali.

120.00 euro

 

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