Piatto d’antiquariato con «mazzo fiorito» (e retrospettiva)

Prezzo 300,00 euro più spedizione

Puoi acquistarlo direttamente sul mio account di Subito.it allo stesso prezzo

Questo è un piatto che riporta la firma di “Torruta”, si trattava di una vecchia fabbrica di maioliche sita a Deruta ora chiusa da molto tempo. Come oggetto, il suo periodo di produzione dovrebbe risalire alla metà del secolo scorso, forse tra gli anni Sessanta e Settanta e già al primo colpo d’occhio è tanto eccezionale quanto ingannevole.
Se osservato a distanza sembra un qualunque piatto di medie dimensioni che riporta una comune stampa a caldo di un generico bouquet, forse riproduzione meccanico-tipografica di un’illustrazione o di un dipinto anonimo, ma avvicinandosi, le pennellate reali, il tocco concreto della mano di un artista e la sua chiara volontà di creare un soggetto originale usando le tecniche della decorazione tradizionale di Deruta, emergono senza che si possa mettere in dubbio l’origine di questa piccola opera d’arte minore.
Tecnicamente si tratta di un piatto del diametro di 25 centimetri in terraglia bianca (è leggerissimo e sottile), con il bordo esterno sagomato in anse contrapposte (come parentesi graffe che si rincorrono rovesciandosi) e ha un secondo bordo interno in rilievo che lascia pensare come, questo piatto, non fosse altro che un modello per le stoviglie comuni, fin quando non venne scelto come supporto per la pittura.
Nella tradizione delle ceramiche di Deruta, grazie anche a una domanda molto forte e a committenze che andavano a chiedere soggetti non unicamente connessi ai classici della produzione locale, le fabbriche e i laboratori della cittadina umbra del tempo si impegnarono a svecchiare i soggetti e nel creane di nuovi, generati tuttavia dalle applicazioni delle tecniche pittoriche di base già conosciute.
Difatti gli approcci essenziali alla decorazione nella tradizione di Deruta possono essere racchiusi in due, in gergo il primo è indicato come il «contornato» e il secondo come lo «sbaffo» – il primo prevede la delineazione di bordi e contorni delle figure, quasi esclusivamente con il nero, che siano grottesche, fogliami, fiori o figure umane o animali, in modo netto e preciso; poi queste figure sono colorate sequenzialmente usando progressivamente i colori chiari e poi quelli più scuri. Il secondo approccio invece si concentra principalmente sullo “schizzo” di elementi decorativi applicando immediatamente delle macchie di colore più o meno regolari che poi saranno – se necessario – rifinite in seguito da tratti più sottili.
Le differenze di risultato finali tra i due approcci possono essere notevoli. Il contornato porta ad avere lavori molto complessi e dettagliati che risaltano per la precisione e la cura qualitativa del disegno, dei tratti e delle sfumature, mentre lo sbaffo dà agli oggetti un aspetto che soddisfa meglio gusti meno elaborati alla ricerca di una maggiore vivacità degli effetti cromatici la quale, seppure a volte può dare l’impressione di un semplicismo che distrugge il virtuosismo e porta la percezione sino alla “dozzinalità”, quando è padroneggiato dalle giuste mani, educate anche ad altre tecniche e principi, lo sbaffo può dare risultati superiori al contornato in termini di realismo e naturalismo.
Su questo pezzo, per esempio, il colore nero è del tutto assente, il colore più scuro è un marrone-bruno che, a parte la finitura del bordo esterno del piatto, non è impiegato per dare i “termini” dei membri e degli elementi, ma è usato per dare corpo agli oggetti attraverso le parti in ombra, nei chiaroscuri che interessano e foglie lunghe e appuntite, dipinte con pennellate sottilissime a iniziare dal giallo, seguito da sovrapposizioni di verdi fino ai pigmenti più scuri che sono ignorati del tutto nella rosa centrale – elemento ripreso da uno stile classico ma difficilmente se ne potrà trovare una dipinta con tanta elaborazione naturalistica – e su tutti gli altri fiori intorno, i quali – a conclusione di questa descrizione – occupano lo spazio del piatto in modo del tutto autonomo, senza essere vincolati da un confine deciso a priori, a sottolineare meglio ancora l’originalità e l’uso libero delle tecniche.

Poggiamestoli grandi

Prezzo: 25,00€ l’uno, spedizione a partire da 10,00€

Link per l’acquisto diretto (Shop di Ko-fi)

Sono disponibili per la vendita presso la mia bottega e online cinque poggiamestoli lunghi 30 cm. e con una larghezza massima di 12 cm.

Pratici, assolutamente igienici e lavabili in ogni modo, ciascuno di essi riposta un diverso stile o decoro tradizionale delle ceramiche di Deruta. Due hanno la Penna del Pavone (in fogge diverse), uno ha l’Arabesco, poi il Ricco Deruta e infine quello con il fondo blu a effetto crackle, ha la margherita che caratterizza la mia collezione di soggetti rinascimentali chiamata «le Cinquecentine».

Poggiamestoli 22×9 cm

Prezzo: 15,00€ al pezzo, spedizione a partire da 10,00 euro

Il modello di cui il titolo riporta le dimensioni precise, fa adattare l’oggetto ai comuni cucchiai a cucina e ai mestoli di legno con il manico corto.

La “testa” dell’oggetto, cioè la parte tonda, ha un diametro di nove centimetri.

Link per l’acquisto diretto sul mio eshop di Ko-fi

I poggiamestoli che potete vedere nella foto e sul video, sono quelli attualmente disponibili in una scelta degli stili più tradizionali della ceramica di Deruta: Arabesco, Raffaellesco, Ricco Deruta più il meno comune e noto uccellino naif.

Portatovaglioli triangolare Raffaellesco

Prezzo 20,00€, con spedizione 30,00€

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Uno dei miei oggetti tra i più classici e venduti da quando ho iniziato questo lavoro; un portatovaglioli a forma triangolare, piegato come una tenaglia per ospitare una manciata di tovaglioli di carte e fare in modo che possano essere presi uno a uno con facilità.

Il decoro è il classico dei classici della ceramica di Deruta: il Raffaellesco, dipinto in modo preciso e identico su entrambi i lati scegliendo la figura più adatta alla forma che lo ospita.

Nuove decorazioni sferiche sfuse

Prezzi: grande 20,00 euro, medie e piccole 15,00€ – spedizione a partire da 10,00€

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Presento qualche altro pezzo unico in fatto di decorazioni sferiche o più comunemente dette natalizie.

Sono in tutto dieci. La più grande ha un diametro di 8cm. ed è quella con la decorazione a riccioli blu che circonda tutta la calotta superiore, mentre in basso il decoro è completamente diverso.

Per osservarle meglio e nel dettaglio si vada al video.

Due sono di misura intermedia, tra i 5,5 e i 6 cm. di diametro, e sono quelle al centro del gruppo. Una ha la fascia superiore gialla e la seconda è quella blu/lillà immediatamente dietro.

Tutte le altre intorno hanno un diametro di cinque centimetri i loro motivi vanno dal classico ispirato alla tradizione di Deruta, al geometrico, fino all’astratto puro con macchie di colore.

Si possono acquistare anche singolarmente o insieme ad altre tra quelle che le fanno compagnia nel loro cesto. 

Portalettere/Portatovaglioli

Prezzo: 20,00 euro l’uno, spedizione 10,00 euro aggiuntive anche per l’acquisto di entrambi

Compra qui, sul mio account di Ko-fi

Due oggetti identici con due diverse decorazioni: il classico Ricco Deruta e il mio più “personale” uccellino naif, entrambi dipinti su ogni lato.

Questi due oggetti sono da tavolo o da scrivania, in base all’uso cui si vuole destinarli. Le due mezzelune che si alzano dal fondo piatto hanno la distanza opportuna per trattenere dei tovaglioli, oppure delle buste di corrispondenza. Sono dotati anche di una scanalatura che crea un alloggiamento per una penna o una matita.

Centrotavola d’antiquariato “simil-Gubbio”

Prezzo: 280,00€, spese di spedizione aggiuntive: 20,00€

L’origine e l’individuazione del periodo di creazione di questo bolo, il cui diametro misura 28,5cm, sono ignoti; si può solo ipotizzare un arco di anni compresi tra la fine dei Settanta e gli Ottanta del secolo scorso, in forza del colore degli smalti, in particolare del bianco che risulta perfettamente terso e candido, a differenza del bianco stannifero che era largamente impiegato nei decenni precedenti.

Sul verso il bolo non riporta né firma né nome della fabbrica di manifattura (v.video) ma un numero che, sempre in via ipotetica, potrebbe indicare una serie a tiratura limitata oppure un codice assegnato al prodotto in qualità di campione.

Lo puoi acquistare su Subito.it presso il mio account


Entrambe le ipotesi possono risultare valide in quanto a un esame oggettivo e comparativo del decoro eseguito all’interno, posso affermare che si tratta di un versione estremamente semplificata dello stile chiamato «Gubbio»: sono presenti tutti gli elementi caratteristici e rappresentativi di questo stile.
Come oggetto, sulla base della mia esperienza, lo considero un pezzo attualmente rarissimo se non unico della produzione di Deruta del secolo scorso.

«Sulla pietra a occhi chiusi»

Prezzo: 70,00 euro, con spedizione 100,00€ (maggiorazione causata dal peso rilevante dell’oggetto)

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Mattone di cotto fiorentino 30 per 15 centimetri con tutti gli esiti imprevedibili e inevitabili delle bolle d’aria intrappolate nelle irregolarità della superficie che esplodono scostando gli smalti che ricoprono l’oggetto.

Questa piccola opera di pittura su ceramica è il risultato della rielaborazione di un disegno anonimo, originalmente in bianco e nero. Sotto una porzione di cielo notturno dove alcune stelle assumono la forma di galassie simboliche, ammantata dei suoi capelli e in una morbida veste chiara, la figura tiene tra le sue mani un grosso scalpello inspiegabilmente fumante. La donna ha compostezza particolare, ogni tratto del suo viso e delle spalle larghe e ferme è lasciato “allo scoperto” nella purezza del bianco e le fattezze complessive sono quanto più precise e delicate: gli occhi chiusi in una dolcezza nella quale sembra a metà tra il pensare e il lasciare andare un’emozione che le farà aprire appena la bocca piena, così come il pesante oggetto sarà lasciato cadere sulla pietra, soltanto a graffiarla, soltanto per risuonare come un’evocazione.

Oliera/Ampolla con anello

Prezzo 35,00€, con spedizione 45,00€

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La caratteristica principale di questo piccolo “vaso” è la sua duttilità: è molto grazioso per via delle se misure contenute e per l’anello scolpito a metà del suo collo che aggiunge un dettaglio in più – tuttavia con l’aggiunta di un tappo-dosatore può essere utilizzato come oliera o altro.

Si tratta di uno di quegli oggetti che per quanto concerne la creazione artigianale della ceramica viene realizzato a mano sul tornio, così come poi l’ho dipinto scegliendo per esso lo stile del Raffaellesco con qualche soluzione ad hoc

– poiché si tratta di un oggetto dalle dimensioni relativamente ridotte, lo schema della classica doppia grottesca (che uso molto spesso e di cui il mio campionario è ricchissimo) non avrebbe avuto spazio a sufficienza, ho quindi “allungato” la coda della bestia aggiungendo un segmento in più in modo da coprire tutta la superficie, aggiungendo volutamente “un dettaglio in più” come il torniante ha fatto con l’anello.

Ciotola 16cm stile Ricco Deruta

Prezzo: 36,00€, spedizione +10,00€

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Invece di usare il classico blu intenso e profondo, ho dipinto questa ciotola con uno smalto azzurro.

L’interno dell’oggetto trova “incorniciato” in una bordatura multipla il disegno fondamentale dello stile Ricco Deruta “ridotto” rispetto alla sua solita evoluzione: piuttosto che portarlo a occupare tutto lo spazio con due arcate semicircolari, il disegno si limita a creare una sorta di fregio con i fogliami che si allungano secondo quattro direttrici, lasciando che siano le minute rifiniture a colmare il vuoto del bianco.

La ciotola è decorata anche all’esterno con una serie di fogliami d’acanto che, data la forma dell’oggetto, creano una ghirlanda.

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