Durante il Rinascimento la figura della Grottesca conosce due grandi tendenze. La prima si afferma sul finire del Quattrocento e vede la ripresa degli esempi dell’arte scultorea lasciati dal movimento del Gotico Internazionale, dove si sviluppano figure d’aspetto mitologico caratterizzate soprattutto dall’elemento delle ali innestati su diversi soggetti, come gli ippogrifi, i grifoni, gli eroti, le donne-arpia e via dicendo. Dopo l’inizio del Cinquecente, soprattutto su impulso delle pitture murali della ritrovata Domus Aurea neroniana, la Grottesca viene spinta oltre ad assumere aspetti molto più bizzarri e “mostruosi” con una più accentuata commistione tra gli elementi floro-faunistici (animali composti da parti vegetali) e la scelta di soggetti più adatti a un gusto più contorto e insolito. Quindi comparirono anche dei pesci dall’aspetto davvero particolare, come questo riprodotto in un piccolo piatto di 12 centimentri di diametro.
euro 15.00
